
L’assemblea finale del progetto “Futurə: femminismi, stereotipi e prospettive di genere” al Liceo Classico e Musicale “Giuseppe Palmieri”
Venerdì 20 dicembre alle 9:15, con un’assemblea nell’atrio del Liceo Classico e Musicale “Giuseppe Palmieri” di Lecce, si conclude “Futurə: femminismi, stereotipi e prospettive di genere”. Sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità“, promosso dal Consiglio regionale della Puglia, il progetto dell’associazione Diffondiamo idee di valore, dopo una serie di incontri durante il festival Conversazioni sul futuro, ha proposto, a partire dal 22 novembre, un percorso di formazione, discussione e condivisione, coordinato da Ottavia Madami e Gabriella Morelli, in collaborazione con la docente Veronica Mele e grazie al supporto del dirigente scolastico Raffaele Lattante. L’iniziativa si concluderà con un incontro che sintetizza il lavoro svolto e che vedrà anche la partecipazione della presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.
Cosa significa essere una persona femminista oggi in Italia? Cos’è il patriarcato? Come si riconoscono e si combattono gli stereotipi e le violenze di genere? Quali sono le prospettive future su parità e diritti? Per rispondere a queste e altre domande, centrali nel dibattito pubblico, dopo l’esperienza della scorsa primavera, che ha portato alla realizzazione del manifesto “Il femminismo che non c’è”, il nuovo laboratorio nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti del triennio. Il programma ha incluso l’analisi degli stereotipi, spesso radicati ma impercettibili, e ha incentivato un dialogo aperto per favorire una società più equa e giusta.
L’iter, ispirato al libro “Tutte le ragazze avanti!” curato dalla scrittrice e insegnante Giusi Marchetta, si è articolato in cinque fasi, per un totale di circa trenta ore di attività dentro e fuori la scuola. Il progetto ha preso avvio con un dibattito sui molteplici modi di essere femminista oggi e sull’importanza di un approccio inclusivo che consideri esperienze e soggettività. Sono stati analizzati stereotipi e luoghi comuni sul ruolo della donna, esplorando come influenzino le dinamiche sociali e culturali, spesso in modo inconsapevole. Il laboratorio ha affrontato temi come l’oggettificazione e la sessualizzazione delle donne. Una parte significativa è stata poi dedicata alle narrazioni mediatiche della violenza di genere.
L’appuntamento finale inizierà con la presentazione di una cartina realizzata dai partecipanti che documenta i femminicidi dell’anno in Italia e propone una selezione di titoli di giornali e siti web. Seguirà un’analisi della piramide della violenza, un modello che rappresenta le diverse forme di prevaricazione, dalle più sottili e normalizzate, come stereotipi e discriminazioni verbali, fino alle più gravi, come quella fisica arrivando sino al delitto. Ogni livello è stato approfondito per mostrare come questi fenomeni siano interconnessi e contribuiscano a perpetuare una cultura di disuguaglianza.
TUTTE LE RAGAZZE DAVANTI
Uscito in una prima edizione nel 2018, “Tutte le ragazze avanti!” «era nato dalla generosità e dalla voce di dieci donne che, attraverso la scrittura, la ricerca, l’arte, il cinema, la musica, la danza, l’attivismo, mi hanno insegnato qualcosa sul mio essere al mondo», sottolinea Giusi Marchetta nell’introduzione. «Era un punto di arrivo. È diventato punto di partenza. Quel libro ha portato al Tavolo delle ragazze, cui sono seguiti un Manifesto e un podcast. È diventato un piccolo totem di carta, qualcosa da cui partire per raccogliere altre voci e altre storie, per farle sedere attorno a un tavolo, conoscersi, parlare. È cominciato così un altro viaggio che da quel libro porta fino ad una nuova edizione», prosegue la curatrice. Alle voci originali di Giulia Blasi, Lucia Brandoli, Giulia Cavaliere, Marta Corato, Marzia D’Amico, Claudia Durastanti, Giulia Gianni, Maria Marchese, Giulia Perona, Giulia Sagramola si sono infatti aggiunte quelle di Silvia Grasso, Giada Letonja, Allegra Moreschi, Elisabetta Rossi e della stessa Ottavia Madami.