LO SGUARDO PRESTATO. FERDINANDO SCIANNA E LE SUE FOTOGRAFIE SULLE COPERTINE DEI LIBRI

LO SGUARDO PRESTATO. FERDINANDO SCIANNA E LE SUE FOTOGRAFIE SULLE COPERTINE DEI LIBRI

Quando

sabato 14 Ottobre
19:00 - 20:00

Sabato 14 ottobre alle 19 nella Chiesa degli Agostiniani a Lecce, il festival Conversazioni sul futuro ospita il talk “Lo sguardo prestato“. Il fotografo siciliano Ferdinando SCIANNA, in dialogo con Valentina NOTARBERARDINO (scrittrice ed esperta di comunicazione editoriale), proporrà un appuntamento tutto incentrato sui suoi scatti scelti per realizzare le copertine dei libri.

Oltre a essere il primo fotografo italiano entrato nella leggendaria agenzia Magnum Photos, Ferdinando Scianna ha un altro primato. Il suo archivio vanta oltre 200 copertine di libri italiani e internazionali realizzate con le sue immagini: un numero difficile da eguagliare. Per oltre cinquanta anni le sue fotografie hanno vissuto nel nostro immaginario non solo grazie a giornali e magazine, alle sue mostre e ai suoi libri, ma hanno anche attirato i lettori di tutto il mondo quando sono state usate come cover di romanzi e saggi in tantissimi paesi. Il suo sguardo prestato per presentare e raccontare storie e contesti molto diversi da quelli in cui erano state realizzate. Così Marpessa, la modella olandese protagonista negli anni ’90 in Sicilia per una famosa campagna di moda, campeggia sulle copertine di libri spagnoli, svedesi e tedeschi solo per citarne alcuni. Foto di Scianna anche per diverse edizioni non italiane della quadrilogia de L’amica geniale di Elena Ferrate. Molte altre donne immortalate dal fotografo di Bagheria fanno da cover a vari volumi: leggono, a volte hanno espressioni sognanti, oppure danno le spalle sfoggiando pettinature come opere d’arte quando non sono distese o guardano negli occhi il lettore. Fino ad arrivare ai primi posti delle classifiche di vendita come è successo per Il cognome delle donne di Aurora Tamigio (Fetrinelli, 2023) con il suo volto di donna tra le ortensie. In questa galleria libresca ci sono anche facce di uomini, in primis il suo «padre putativo» Leonardo Sciascia: sono quasi tutti di Scianna i ritratti dello scrittore siciliano che presentano le sue opere nelle diverse edizioni, soprattutto italiane. E, ancora, bambini, paesaggi (tra cielo e mare), simboli religiosi che rimandano al suo primo importante reportage, Feste religiose in Sicilia. Cosa succede alla fotografia d’autore quando viene utilizzata per un contesto “altro” rispetto a quello in cui è stata realizzata? Come vive il fotografo ogni volta questa decontestualizzazione e quali criteri adotta per approvare o meno la scelta di un editore? Come cambia la prospettiva e il suo punto di vista quando deve scegliere la copertina di un suo libro e quando invece deve prestare il suo sguardo sul mondo per i libri degli altri? Un viaggio attraverso libri, culture e fotografie elette in prima pagina del maestro che, in occasione dei suoi ottant’ anni, ha pubblicato Abecedario fotografico (Contrasto).

Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni Sessanta. Nel 1965 esce il volume Feste religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L’Europeo e poi, come corrispondente per la stessa testata, a Parigi, città in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens e in Italia La villa dei mostri, sempre con un’introduzione di Sciascia. A Parigi scrive inoltre per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Littéraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson che lo introdurrà nel 1982, primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum Photos. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. È autore di numerosi libri e svolge da anni un’attività critica e giornalistica. Gli ultimi volumi pubblicati con Contrasto sono Visti&Scritti (2014), Obiettivo ambiguo (2015), In gioco (2016), Istanti di luoghi (2017), Cose (2018), Autoritratto di un fotografo (2021), Abecedario fotografico (2023).

Valentina Notarberardino, esperta di comunicazione editoriale, per quattordici anni è stata responsabile della comunicazione e dell’ufficio stampa di Contrasto. Ha collaborato come coordinatrice didattica con il master in Editoria, giornalismo e management culturale della Sapienza, dove tiene un insegnamento dedicato al paratesto e all’ufficio stampa. Ha uno spazio di approfondimento su Rai 1 dedicato alle copertine dei libri, ha ideato e realizzato per Biblioteche di Roma e Fondazione Bellonci la serie di video Copertine stregate dedicati ai libri candidati al Premio Strega 2023, ha inventato e realizzato la rubrica I dintorni del testo per Leggere:tutti ed è membro della giuria del concorso «Buona la prima!». Ha tenuto incontri e lezioni presso la Scuola del Libro, il Master in Editoria della Fondazione Mondadori, il Master Professioni e Prodotti dell’Editoria di Pavia e l’Università degli Studi della Tuscia. Ha curato il volume Libero de Libero. Le poesie (Bulzoni, 2011), ed è autrice di Fuori di testo. Titoli, copertine, fascette e altre diavolerie (Ponte alle Grazie, 2020).