Marina Pierri con Gotico Salentino a Lecce

Marina Pierri con Gotico Salentino a Lecce

Dopo oltre venti appuntamenti invernali e primaverili, prosegue anche in estate la rassegna Nel frattempo, ideata, organizzata e promossa dall’associazione Diffondiamo idee di valore, con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia – Teca del Mediterraneo, in collaborazione con CoolclubUascSei FestivalLibreria Liberrima e altri partner. Un lungo itinerario che anticipa la dodicesima edizione del festival Conversazioni sul Futuro, in programma dal 16 al 19 ottobre.

Venerdì 18 luglio nel Chiostro 500 del Convitto Palmieri di Lecce un doppio appuntamento, in collaborazione con il Polo BiblioMuseale, la Biblioteca Bernardini e la Libreria Liberrima.

La serata prenderà il via alle 20:30 con la presentazione del volume “Arneo” nato dalla collaborazione tra Omne – Osservatorio Mobile del Nord-Est e ArgentoVivo, curato da Guido Guidi e Stefania Rössl e pubblicato da Claudio Grenzi Editore, nella collana editoriale Leggi la Puglia del Consiglio regionale della Puglia – Teca del Mediterraneo: un’indagine sociologica e fotografica al confine tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Interverranno il fotografo Samuele Vincenti, la giornalista Jessica Niglio e l’architetta Rita Miglietta.

A seguire “Gotico Salentino” di Marina Pierri (Einaudi), un romanzo originale e visionario che mescola Shirley Jackson Tim Burton in salsa pugliese. Filomena Quarta – ex giornalista quarantenne, da poco orfana di padre – si ritrova all’improvviso in bolletta e con un’ingombrante eredità: la Dimora Quarta, un’enorme casa che appartiene da generazioni alla sua famiglia. Cosí, si vede costretta a lasciare Milano e la sua vita di prima per raggiungere Palude del Salento. L’idea è quella di rendere la casa – «perfettamente ammodernata, dieci camere da letto, a pochi chilometri dal Mar Ionio» – un sontuoso Bed&Breakfast. Questo, se solo la dimora non fosse parte del problema: è, da sempre, infestata. Del resto Filomena, quando era bambina, proprio tra quelle mura ha visto un fantasma. La malumbra, lo spettro rabbioso di una monaca oscura, è il motivo per cui Filomena a sei anni venne soprannominata dagli abitanti di Palude la stria ca ite li muerti, la bambina che vede i morti. E mentre i coetanei la emarginavano e gli adulti avanzavano improbabili richieste (colloqui con mariti defunti, tentativi di contatto con la cognata trapassata che sicuramente sa dov’è il plico del catasto, e persino la pretesa di avere i numeri buoni del Totocalcio), la famiglia Quarta ne approfittava per nascondere piú a fondo le sue colpe. Ma oggi Filomena non è piú una bimba sperduta, e non è piú sola. Con lei ci sono le fantasime che suo malgrado è riuscita a evocare: Mary Shelley e Shirley Jackson, le regine del terrore, che si riveleranno indomite e fidate consigliere. In bilico tra la tradizione letteraria ottocentesca e l’andamento scatenato delle serie tv, Marina Pierri racconta di femminismo, legami famigliari, psicoterapia e patriarcato, sempre con intelligente leggerezza. Perché a volte basta poco per riappropriarsi di una libertà, di tutte le libertà, partendo dalla memoria e facendone un atto collettivo. Del resto, «c’è una cosa sola che desiderano le Ombre: essere viste».

Info
3394313397 – conversazionisulfuturo.it

 

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