Il cantante egiziano Ramy Essam ospite di Sette Meno Dieci

Il cantante egiziano Ramy Essam ospite di Sette Meno Dieci

Martedì 18 maggio alle 18:50, in diretta su Facebook e YouTube, il cantante egiziano Ramy Essam sarà ospite di una nuova puntata speciale della rassegna web “Sette meno dieci” dedicata a Patrick Zaki, lo studente del Master Gemma dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in carcere in Egitto da oltre un anno come prigioniero di coscienza. L’incontro – moderato da Gabriella Morelli e Pierpaolo Lala – ospiterà anche Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International Italia.

Con la canzone “Irhal” (Vattene), dedicata a Hosni Mubarak, Ramy Essam è stato la voce della rivoluzione di piazza Tahrir nel 2011. Dal 2014 vive in esilio ma continua, con le sue canzoni e le sue parole, a condannare la repressione del regime egiziano. Nel suo Paese è censurato e in caso di ritorno a casa finirebbe in carcere. Per aver contribuito, con i testi e le immagini, al brano “Balaha” (“Dattero”), alcuni suoi amici si trovano ancora in prigione e il giovane regista Shady Habash, dopo più di 800 giorni di reclusione, è morto il 1° maggio 2020 per diniego di cure mediche. Nel 2020 il Club Tenco, in collaborazione con Amnesty International Italia, gli ha assegnato la prima edizione del premio “Grup Yorum”, destinato ai cantautori che lottano per la libertà e difendono i diritti umani, intitolato alla storica band turca. Tre musicisti del gruppo sono morti in carcere nella primavera del 2020 dopo lunghi scioperi della fame contro la loro detenzione, la censura e la repressione del regime di Erdogan. Venerdì 14 maggio, durante un concerto a Barcellona, Essam è stato insignito anche del “Premio Amilcare Rambaldi”.

Durante l’incontro si parlerà anche del contest internazionale “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”. Fino al 4 luglio (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 – ingresso libero nel rispetto delle normative Anticovid19), nella Sala lettura della Biblioteca Bernardini del Convitto Palmieri di Lecce è aperta al pubblico la mostra con i 30 manifesti finalisti dell’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”. Per il contest, promosso da Amnesty International Italia, dall’associazione leccese Diffondiamo idee di valore e dal festival Conversazioni sul futuro in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano, l’Associazione Articolo 21 e numerosi partner, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, sono stati ideati, realizzati e candidati oltre 900 poster da quasi 50 Paesi in tutto il mondo. Selezionati in due fasi successive da una giuria internazionale da lunedì 8 febbraio i 10 poster vincitori sono in affissione a Lecce, Bologna (città che hanno concesso la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki) e in un’altra cinquantina di comuni e spazi pubblici e privati in giro per l’Italia. Nella Biblioteca Bernardini, grazie alla collaborazione e al sostegno del Polo Biblio-Museale di Lecce, si potranno apprezzare non solo i 10 poster vincitori ma tutti i 30 finalisti. Disponibile in consultazione anche una selezione di libri e pubblicazioni per approfondire il tema dell’Egitto, dell’area del Mediterraneo e della difesa dei diritti civili. L’obiettivo del contest è stato quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki.

La rassegna web Sette meno dieci è promossa dalle realtà salentine Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.

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