MANTENERE LA COMPLESSITÀ NEL RACCONTO DEI CONFLITTI
venerdì 18 Ottobre
20:45 - 21:45
Venerdì 18 ottobre alle 20:45 alle Officine Cantelmo a Lecce, il festival Conversazioni sul futuro accoglierà il talk “Mantenere la complessità nel racconto dei conflitti” con Hanin Majadli, giornalista del quotidiano israeliano Haaretz, Sevhil’ Musajeva, giornalista di Ukrainska Pravda, e Marta Serafini, giornalista del Corriere della Sera. L’incontro affronterà le sfide del giornalismo nell’era contemporanea, in particolare riguardo al racconto dei conflitti internazionali, con l’obiettivo di mantenere una narrazione che rifletta la complessità delle situazioni in contesti di guerra e crisi.
Hanin Majadli, cittadina palestinese israeliana, è giornalista, pubblicista ed editor presso Haaretz. Ha conseguito una laurea in Studi Mediorientali e in Studi Arabi e Islamici presso l’Università di Tel Aviv. Nel suo lavoro come editorialista di opinione per Haaretz, si concentra sull’impegno con le comunità arabo-palestinesi in Israele, analizzando le delicate e fragili relazioni tra queste, lo Stato e i suoi cittadini ebrei, e l’atmosfera tesa che circonda tali rapporti. Si occupa anche del loro status civile, con particolare attenzione alla storia collettiva della Nakba, che viene deliberatamente nascosta e ignorata nella storia sociale e politica di Israele. Come editor dell’edizione araba di Haaretz, si impegna ad ampliare l’esposizione di voci israeliane alternative e del loro lavoro giornalistico, che si distingue dal mainstream israeliano. Prima di lavorare presso Haaretz, Majadli si è occupata di insegnare la lingua e la cultura araba, fondando una delle scuole più popolari di arabo parlato a Tel Aviv. Inoltre, è stata attivamente impegnata politicamente e vocalmente riguardo alle questioni politiche e sociali che la società palestinese in Israele affronta. È stata anche autrice ospite per vari giornali e piattaforme israeliane.
Sevhil’ Musajeva è una giornalista ucraina di origine tartara della Crimea, nata il 18 giugno 1987 a Juma, vicino a Samarcanda, dove la sua famiglia era stata deportata nel 1944. Nel 1989, con la fine delle restrizioni contro i tartari di Crimea nell’Unione Sovietica, tornò con la famiglia a Kerč’, in Crimea. Ha studiato giornalismo all’Università di Kiev tra il 2004 e il 2010, lavorando per varie agenzie di notizie economiche. È specializzata in giornalismo investigativo, con particolare attenzione agli oligarchi ucraini e alla corruzione nel settore energetico. Musajeva ha lavorato per “Forbes Ucraina” dal 2011 al 2013, ma ha lasciato quando la rivista è stata acquistata da Serhij Kurčenko. Durante Euromaidan, è stata un’attivista e ha lanciato il portale economico Hubs. Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, ha co-fondato il progetto Krym_SOS per denunciare l’occupazione e tutelare i diritti degli sfollati. Dal 2014 è caporedattore di Ukraïns’ka Pravda. Nel 2016 è stata inclusa nella lista dei Top 30 under 30 del Kyiv Post e nel 2022 è stata nominata tra le 100 persone più influenti dalla rivista Time. Ha inoltre scritto un libro di interviste a Mustafa Džemiliev, leader dei tartari di Crimea.
Marta Serafini è inviata del Corriere della Sera. Ha coperto i conflitti in Ucraina, Siria, Afghanistan, Iraq, Libano e la crisi dei migranti nel Mediterraneo. Ha vinto il Premiolino 2022 ed è autrice de L’ombra del nemico-Una storia del terrorismo islamista (Solferino editore, 2020).
L’appuntamento rientra nel programma dell’undicesima edizione di Conversazioni sul futuro, promossa dall’associazione Diffondiamo idee di valore con la direzione artistica di Gabriella Morelli. Dal 16 al 20 ottobre il festival proporrà circa 90 appuntamenti tra talk, presentazioni di libri, monologhi, spettacoli e concerti, proiezioni, attività dedicate alle scuole e alle famiglie che coinvolgeranno quasi 200 ospiti italiani e internazionali.
Info e programma
www.conversazionisulfuturo.it
linktr.ee/conversazionisulfuturo